Ad oggi, la produzione dei rifiuti speciali in Italia è aumentata del 3,3%, superando i 143 milioni di tonnellate. Secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente (AEA), è necessario che la trasformazione digitale si faccia spazio anche nella gestione dei rifiuti, così da migliorare l’efficienza del settore.
Per questo, Enry’s Island è lieta di presentarvi le due startup in portfolio capaci di rivoluzionare il settore: WasteBox e WasteUp.
WasteBox – Un nuovo modo di guardare all’economia circolare
250 tonnellate di rifiuti sono gestite ogni settimana da questa piattaforma B2B di riferimento nel settore rifiuti. Alla base di WasteBox vi è un innovativo sistema ad aste che facilita l’incontro tra domanda e offerta, permettendo risparmi di tempo e denaro e garantendo la massima efficacia.
La piattaforma mette in contatto l’intera supply chain waste, infatti:
“Siamo lieti di offrire un tool innovativo, basato su logiche di trasparenza e ottimizzazione dei processi – spiega Ciro Virgilio, CEO di WasteBox – “abbiamo ideato algoritmo a supporto del match tra domanda-offerta: il QCS, dove i parametri sono Quality, Cost, Service. Questo facilita la scelta del partner più appropriato per gestire il ciclo dei rifiuti, rompendo dinamiche di mercato tradizionali, spesso costose ed improduttive”.
WasteUp – I rifiuti si gestiscono in online
Interoperabilità, digitalizzazione, network sono le parole chiave di WasteUp. In un unico tool i professionisti del waste management possono compilare, archiviare e inviare rapidamente tutti i documenti la gestione degli scarti (come Fir, Mud, Rcs). Ottimizzazione dei processi e miglior gestione dei rifiuti per ottenerne la massima valorizzazione.
“L’attuale gestione dei rifiuti si basa su antiquate logiche della carta stampata, spesso compilate erroneamente con una conseguente generazione di ulteriori residui. Un software gestionale, online e intuitivo, al giorno d’oggi è fondamentale per una gestione ottimale dei processi. – spiega Giosuè Monda, CEO di WasteUp – La digitalizzazione è anche un’opportunità di relazione. Per questo abbiamo voluto ampliare l’idea di “gestionale”. WasteUp è, di fatti, anche una piattaforma in cui stringere relazioni proficue. Vogliamo contribuire a modernizzare un settore che, per troppo tempo, è stato aggrappato a vecchie logiche. E lo vogliamo fare a 360 gradi”
Difatti, WasteUp non è solamente un ERP, ma un dispone anche di:
“Enry’s Island è un arcipelago di isole, in cui l’idea stessa di isola coincide con la realizzazione di una società perfetta, come in Utopia di Thomas More – conclude Luigi Valerio Rinaldi, CEO e Founder di Enry’s Island – è qui che si ricreano le condizioni ideali per fare impresa, in un ambiente che è al tempo stesso un “non-luogo” in quanto svincolato dallo spazio-tempo, ma anche un “eu-luogo”, un “buon luogo”. Per questo siamo orgogliosi di queste due startup in portfolio, le quali riescono a rendere “buono”, poiché snello ed efficiente, un settore come il waste management. Un passo necessario per supportare effettivamente la transizione circolare”.